LONDRA 2012

finalmente iniziata la corsa all'oro!!!!

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  1. sgtpep83
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    London-2012

    salve ragazii, ieri c'è stata la cerimonia d'apertura dei giochi, bella, spettacolare come sempre, appena lo trovo, o se lo trovate prima voi postatelo voi che io ieri mi son addormento con tv accesa e occhiali come se niente fosse....stanchezza arretrata :asd: :asd: :asd: ....

    comunque da oggi seguirò le avventure degli azzurre e delle nostre belle ( e certe bonazze ) azzurre....non farò cose dettagliate ma prometto che anche ad un misero bronzo ci saranno immagini commenti e se ne trovo video!!!


    forza azzurri e fatemi chiudere questo topic con un mare di post!!!!!!!


    ecco la canzone tema ufficiale dei muse....pescata nel web(you trubbb)


    http://youtu.be/OaffvPkqVU4

    :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia: :italia:
     
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  2. sgtpep83
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    vai partiti alla grande!!!! 2 ori 2 argenti e il bronzo della mitica Valentina Vezzali :italia: :italia: :italia: :italia: :italia:

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    Londra 2012


    Scherma
    Di Francisca d'oro, Errigo ko
    Vezzali, un bronzo d'orgoglio
    Di Francisca d'oro, Errigo ko Vezzali, un bronzo d'orgoglio Elisa Di Francisca dopo la vittoria

    L'Italia occupa i tre posti del podio nel fioretto individuale (era successo solo due volte, a Berlino '36 e a Melbourne '56 sempre con la spada maschile). Valentina, dopo tre medaglie d'oro consecutive, cede in semifinale alla Errigo ma si produce in una rimonta eccezionale contro la coreana Nam ("ho tirato col cuore"). Poi l'altra jesina si impone in finale per 12-11


    LONDRA - Un podio tutto italiano. Era successo solo due volte, nella storia delle Olimpiadi: nel '36 a Berlino nella spada maschile e nel '56 a Melbourne, sempre nella spada maschile. Le ragazze mai c'erano riuscite. Stavolta si superano. Oro: Elisa Di Francisca. Argento: Arianna Errigo. Bronzo: Valentina Vezzali. Arianna (Errigo) ed Elisa (Di Francisca): compagne di stanza nei ritiri, debuttanti ai Giochi, amiche e rivali che tutti i giorni si allenano insieme, si sono ritrovate di fronte proprio in finale nel fioretto. La bellezza e la crudeltà dello sport. Ha vinto Elisa, 12-11, dopo tanto equilibrio. Meravigliosa, commuovente, la Vezzali ha strappato come una furia la medaglia di bronzo alla coreana Nam dopo aver perso la semifinale contro la Errigo. Una rimonta (13-12) nella finalina, che ha entusiasmo un palazzetto tutto italiano, canti, cori e tanto orgoglio. Sembrava ko, Vale: ma lei non lo è mai. E l'ha ancora dimostrato. Un esempio per quelle che verranno dopo. "Ho tirato col cuore, è dura andare in pedana dopo aver mancato la finale. L'ultima medaglia l'ho portata a casa. Ho subito un po' l'esuberanza di queste ragazze che forse hanno una filosofia diversa dalla mia... Fare la portabandiera mi ha aiutato, non ha assolutamente influenzato sul risultato. Ci tenevo tanto a questo oro, ma posso riprovarci a Rio fra quattro anni". E piange. Alla fine le arriveranno anche i complimenti di Napolitano.

    La scherma, la nostra miniera. La nostra cassaforte, come dice Pagnozzi. Centodiciassette medaglie in tutta la storia
    delle Olimpiadi (solo gli Usa hanno fatto meglio con l'atletica). Nessun altro sport in Italia ci ha dato tanti successi. La scherma siamo sempre noi. La patria di Edoardo Mangiarotti (13 medaglie olimpiche), ora delle ragazze terribili: abbiamo iniziato nel 1900 a Parigi con la "sciabola per maestri", non abbiamo mai finito di vincere.

    La nostra portabandiera, la meravigliosa trentottenne Valentina Vezzali, stavolta ha dovuto lasciare spazio alle più giovani. Ha eliminato una giapponese, una cinese e una tunisina prima di ritrovarsi il derby in semifinale con la Errigo. Lì, non c'è stato nulla da fare: Arianna, 24 anni, brianzola di Monza, esordiente ai Giochi, ha preso in mano subito la partita, vincendola con facilità 15-12. Un balletto fra le due, un paio di stoccate contese, qualche recriminazione. Un saluto frettoloso a fine gara. "Mi do un 8 in pagella, per ora: per il 10 manca la stoccata finale... Oggi ho battuto Valentina, una grande rivale, arrivata qui motivatissima e accanita perché voleva il quarto oro", ha detto Arianna. Nell'altra semifinale la coreana Nam Yun Hee e la Di Francisca: splendida la rimonta della jesina trentenne, 11-10. Poi, la finale. Premia il membro Cio (dal 1982) Franco Carraro: "La scherma ha dimostrato che ha un sempre un futuro, lo sport italiano non poteva partire meglio". Il capo della polizia, Antonio Manganelli, si è congratulato con l'agente scelto Di Francisca e con il vicesovrintendente Vezzali, due (super) atlete delle Fiamme Oro. Sorride il ct Stefano Cerioni: "Me lo sognavo un podio tutto azzurro, dopo aver visto a Seul quello tedesco. Sono state meravigliose, quattro anni di lavoro insieme. Più di così non si poteva fare". E un segreto: è stato lui, con la famiglia, a convincere la Di Francisca a non smettere con la scherma: aveva 19 anni, un fidanzato geloso, quindici chili persi. "Le ho detto: o ci si allena in un certo modo o si smette...", spiega il ct. Ha continuato e ora sorride, Elisa: "Ce l'ho fatta, ho superato momenti difficili, mi sono ripresa. La famiglia mi è stata sempre molto vicina, anche oggi erano qui. Sono felicissima, questo oro me lo sono sudato, in tutti i sensi. Capisco Valentina e Arianna che sul podio non ridevano come me, non erano così sorridenti: ma sono state bravissime anche loro ". La Arrigo sembra giù: "Beh, sì, ero arrivata sino in finale poi ho perso. Vabbè, è sempre un argento olimpico...". Torneranno sul podio tutte insieme, per la gare a squadra. E chi le ferma?


    1^ medaglia azzurra:

    Londra 2012


    Tiro con l'arco
    L'Italia è d'oro
    Usa battuti in finale

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    La squadra azzurra (Galiazzo, Nespoli e Frangilli) supera 219-218 gli Stati Uniti in finale. E' il primo titolo olimpico della spedizione italiana a Londra 2012. Decisivo il '10' di Frangilli nell'ultima freccia. Nespoli: "Oro dedicato a Napolitano". Il presidente risponde: "La dedica la considero rivolta idealmente a tutto il paese"

    LONDRA - Michele Fangilli è un ragazzone grande e grosso. Ha la medaglia d'oro che gli balla tra le dita. Da quando ha centrato quel dieci combatte contro le lacrime. Tra sorrisi e voglia di piangere lui sta ancora cercando di capire cosa sia successo. "Questa medaglia è per mia madre. Si chiamava Paola. Ad Atene era venuta a vedermi. Era già malata. Quella volta non sono riuscito a salire sul podio. Lei se n'è andata un anno dopo. Ora penso solo a lei...". Michele scoppia nel pianto di un bambino che vaga tra la gioia e il ricordo. Lui, insieme a Marco Galiazzo, oro ad Atene nel 2004, e a Mauro Nespoli, hanno conquistato la vetta del mondo in un giorno di sole fragile e di vento maligno. Una finale contro gli Usa (vinta 219-218) sempre sul filo di un respiro ed ecco il primo oro azzurro di Londra 2012. Una vittoria con dedica speciale: "Dedico questa prima medaglia d'oro al Presidente Napolitano che ci ha onorato con la sua presenza al Villaggio Olimpico", dice Nespoli. La risposta del capo dello stato non si è fatta attendere: "Grazie della dedica, idealmente la considero rivolta all'intero paese per le prove che sta affrontando", ha detto Napolitano in una telefonata al presidente del Coni Petrucci.

    Gli americani avevano messo sotto la Corea in semifinale. Un colpo a sorpresa che ha lanciato all'improvviso gli azzurri, argento a squadre a Pechino, verso una grande possibilità. Gli Yankee in gara per l'oro non se li aspettava nessuno. L'Italia, che ha appena eliminato
    il Messico, stavolta ci crede davvero. La gara è tiratissima. Azzurri sempre in testa. Ma di un soffio. Ognuno dei tre sul cammino vive momenti magici e leggeri cali improvvisi. Parte bene Nespoli, poi sale Galiazzo, alla fine viene fuori lui, Michele Frangilli, che si ritrova tra le dita la freccia più pesante della sua vita. Serve un nove per pareggiare. Con l'otto sarà argento, con il 10 è oro. "Mi sono svuotato. Nessun pensiero. Centro il dieci, questo l'ultimo prima di mirare il bersaglio. Poi la freccia è partita, ho capito subito che era fatta. Siamo stati bravi. Questo oro ce lo siamo meritati". Un trio buffo e letale, quello del tiro con l'arco. Galiazzo il timido, Nespoli il guerriero cresciuto tra le pagine del signore degli anelli, Frangilli il figlio di Vittorio, il suo maestro e attuale ct della Costa d'Avorio. Anche lui in lacrime, in tribuna, quando suo figlio ha scagliato quella freccia sul dieci rimettendo in moto il suo cuore di padre emozionato e impaurito. I due hanno anche scritto insieme un libro intitolato "L'arciere eretico", un manuale di tecnica su questa sport che sistema il bersaglio sul confine tra meditazione e combattimento ancestrale.

    "Il vento, è sentire il vento che può fare la differenza", dice Galiazzo, che poi ci scherza anche su. "A un certo punto ho guardato le bandiere per provare a capire la direzione delle folate e ho visto che una andava da una parte e quella accanto dall'altra. Ma forse ho avuto un allucinazione, chissà". Galiazzo parla poco. Nespoli invece è il pr del gruppo, quello più sciolto davanti alle telecamere, così almeno sostengono i suoi compagni di squadra. "Quattro anni fa non ce l'abbiamo fatta, stavolta invece sì. E questo era il nostro obiettivo. Se tiriamo come sappiamo noi possiamo credere in tutto". Ma quattro anni fa Frangilli non c'era. Anni duri, fuori dalla nazionale. Poi il ritorno e quella freccia che pesa come il dolore e i ricordi di una vita. Una vita da dieci. Un dieci tutto d'oro.

    (28 luglio 2012)




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    onore anche al pistolero;-) il primo medagliato della spedizione azzurra



    Londra 2012


    Tiro a segno

    Prima medaglia per l'Italia Tesconi d'argento nella pistola Tesconi (a sinistra) sul podio

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    Il 30enne di Pietrasanta secondo nella finale da 10 metri. Oro al sucoreano Jin, bronzo al serbo Zlatic. "E' un sogno che si realizza", le prime parole del carabiniere azzurro


    LONDRA - Prima medaglia per l'Italia alle Olimpiadi di Londra. Luca Tesconi ha conquistato l'argento nella finale della pistola da 10 metri. Il 30enne di Pietrasanta, con 685.8 punti, è stato preceduto dal sudcoreano Jin (688.2), che si è aggiudicato l'oro. Il bronzo è andato al serbo Zlatic (685.2).

    Estroverso è dire poco. "Adesso abbiamo paura per la sua incolumità - dicono seri i suoi compagni di squadra - Con un argento olimpico al collo e tutta Londra a sua disposizione, questo qui può fare qualsiasi cosa". Eccolo lì, in due battute, Luca Tesconi, carabiniere di Pietrasanta.

    "Datemi il numero di telefono di mio papà - chiede appena sceso dal podio - subito". "Ma come non lo sai a memoria?". "Certo che lo so a memoria, è solo che non me lo ricordo", ride. Il numero non si trova e così Tesconi - gote paonazze e sguardo stralunato - viene assalito dai giornalisti incuriositi da questo campione nuovo nuovo, sbocciato di colpo - è proprio il caso di dire - nel tempo di uno sparo, nel mezzo un pomeriggio olimpico di scherma e ciclismo. "Come ho fatto? Mi sono chiuso in una bolla. Nella mia bolla, ho ricreato le condizioni dell'allenamento e alla fine ho portato a casa l'argento. Non mi chiedete cosa è successo dopo perché non lo so. Dal momento in cui ho visto "Tesconi argento" sullo schermo in poi non ricordo più nulla, è sceso un telo nero davanti ai miei occhi e non ho
    più capito cosa stesse accadendo".

    Insomma, è in stato confusionale. I compagni di squadra lo abbracciano, lo strapazzano, gli scompigliano i capelli, lui fissa il vuoto: "Dedico la vittoria alla mia famiglia che era qui anche se l'ho costretta a non entrare nel poligono che io quando gareggio non li voglio. Poi la dedico a chi ha creduto in me e pure a quelli che non ci hanno creduto. Molti? No, al massimo uno o due. Pecore nere. Prendano anche loro un po' di questa medaglia".
    Poi le altre domande di rito: "La fidanzata? Non vi dico niente. Cosa farò? Un viaggio non so dove. E stasera? Una festa, molto casino con i miei compagni di squadra. Anche se loro devono stare ancora tranquilli. Sì è il giorno più bello della mia vita. Un sogno che si avvera. Ero qui e avevo come obbiettivo solo quello di arrivare in finale. Poi una volta in finale mi sono detto di stare tranquillo di provarci, come vi ho detto mi sono chiuso nella bolla e alla fine ho visto quella scritta. Argento".

    Poco lontano c'è Valentina Turisini, la direttrice tecnica della squadra azzurra di tiro. Alla vigilia cercava di non darlo a vedere ma ci credeva eccome. Aveva fatto la promessa di ubriacarsi a morte in caso di medaglia. Oggi se la rimangia: "Non posso, purtroppo, le olimpiadi sono appena cominciate". Poi si ribella a chi le parla di medaglia inaspettata: "Ragazzi, non esageriamo. Mica ha vinto uno che passava lì per caso. Luca è uno che ha un mare di talento e che non era tra i favoriti solamente perché è da solo un anno che gareggia a livello internazionale. Quindi ha un rendimento piuttosto incostante, a volte fa grandi cose, altre meno. Ma era in forma ed è stato molto bravo a trovare la sua giornata".


     
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  3. CHRISALSER9S²™
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    Come inizio non è affatto male complimenti agli azzurri...un podio tutto della stessa nazione nella scherma mi pare non si sia mai visto prima in una olimpiade.

    Ovviamente poi con l'arrivo delle altre discipline (atletica su tutte) le cose cambieranno e di parecchio anche...ma al momento resta un ottimo risultato
     
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  4. sgtpep83
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    godiamoci il momento cris...


    oggi altre 2 medaglie:




    Forciniti: «Bronzo dedicato a papà»


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    L'azzurra confessa: «Questa potrebbe essere la mia prima e ultima Olimpiade»
    Forciniti: «Bronzo dedicato a papà»
    LONDRA (INGHILTERRA) - "Dedico questo bronzo a mio padre Domenico, lui sa il perche'. Ed e' a lui che lo regalero'".Sono queste le prime parole dell'azzurra Rosalba Forciniti dopo la vittoria del bronzo nel judo categoria -52 kg. "Non so se questa medaglia mi cambiera' la vita, ma questa potrebbe essere la mia prima e ultima Olimpiade. Lo avevo gia' detto alla vigilia, mi piacerebbe fare altro e vorrei provare a fare carriera con i Carabinieri". Soddisfatto anche il presidente della Fijlkam Matteo Pellicone:"Dopo la delusione di ieri di Verde, questa e' una medaglia che fa piacere. Abbiamo rotto il ghiaccio e poi la ragazza se lo merita. Ha combattuto benissimo fino alla finale di poule, poi ha incontrato la coreana che e' un'avversaria molto forte".




    Occhiuzzi, gioia Italia: argento nella sciabola

    L'azzurro si e' arreso in finale all'ungherese Aron Szilagyi per 15-8

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    LONDRA (INGHILTERRA) - Diego Occhiuzzi ha conquistato la medaglia d'argento nella finale olimpica della sciabola individuale maschile. L'azzurro si e' arreso in finale all'ungherese Aron Szilagyi per 15-8.



    il medagliere...è bello bederci terzi con gia due ori dopo due giornate e terza nel medagliere...speriamo bene, sorprese in questi giorni ce ne sono state tante e il futuro è promettente....però :qt:: cris , nell'atletica leggera siamo messi maluccio...vedremo va....non c'è solo quello...

    Cina 6 3 2 11
    Stati Uniti 3 3 2 8
    Italia 2 3 2 7
    Corea Del Sud 2 1 2 5
    Kazakistan 2 0 0 2
    Brasile 1 1 1 3
    Ungheria 1 1 1 3
    Olanda 1 1 0 2
    Russia 1 0 2 3
    Australia 1 0 1 2
     
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  5. matrix976
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    Bene così :)
     
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  6. sgtpep83
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    ottimo direi matrix ;-)


    Olimpiadi
    Lunedì 30 Luglio, 2012
    6 commenti
    Carabina, argento azzurro: Campriani show nei 10mt

    Altra medaglia per la spedizione azzurra alle Olimpiadi. Oro al rumeno Moldoveanu, bronzo all'indiano Narang

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    Carabina, argento azzurro: Campriani show nei 10mt
    LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) - Niccolo' Campriani ha vinto la medaglia d'argento nel tiro a segno carabina 10 metri chiudendo la gara con 701.5 punti. Oro al rumeno Alin George Moldoveanu con 702.1 punti, bronzo all'indiano Gagan Narang con 701.1 punti.
     
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  7. sgtpep83
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    Olimpiadi
    Mercoledì 1 Agosto, 2012
    Impresa Molmenti, è oro nel k1 slalom

    L'azzurro del Gruppo Sportivo Forestale proprio oggi compie 28 anni

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    LONDRA (INGHILTERRA)- Daniele Molmenti ha vinto la medaglia d'oro nel K1 slalom di canoa dei Giochi olimpici di Londra. A Lee Valley, l'atleta di Pordenone del Gruppo Sportivo Forestale, che oggi festeggia il 28° compleanno, ha chiuso con 93.43. Argento al ceco Hradilek, bronzo al tedesco Aigner.
     
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  8. sgtpep83
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    Finale fioretto a squadre, arriva l'oro per le azzurre

    E' un trionfo per l'Italia: Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Arianna Errigo hanno superato la Russia con il punteggio di 45-31. E' l'undicesima medaglia per gli italiani ai Giochi di Londra

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    LONDRA - La finale del fioretto a squadre va all'Italia. E' un trionfo per le tre atlete azzurre, Valentina Vezzali, Elisa Di Francisca e Arianna Errigo (con Ilaria Salvatori come riserva) che già avevano raggiunto lo storico record di un podio tutto italiano nella finale del fioretto individuale. E adesso è arrivata la conferma nella finale del fioretto a squadre. Le azzurre hanno battuto la Russia con il punteggio di 45-31 dopo aver eliminato ai quarti di finale la Gran Bretagna per 42-14 e in semifinale la Francia per 45-22.

    VEZZALI NELLA STORIA - Con quello del fioretto a squadre di stasera la schermidrice di Jesi entra nell'Olimpo dello sport. Perfino più longeva di Carl Lewis e un pò più vincente di sir Steven Redgrave. I numeri non basteranno a fare la storia di Valentina Vezzali - da oggi sul gradino più alto dello sport italiano al femminile (è diventata l'azzurra più medagliata di tutti i tempi) - ma servono per raccontare questo scricciolo della pedana meglio di ogni altra cosa: 6 ori olimpici (tre a squadre, tre individuali) nel suo fioretto da Atlanta '96 a Londra 2012, più un argento e due bronzi a cinque cerchi. E poi 13 ori Mondiali, e 11 europei. Poi ci sono anche le 'briciole' che raccontano di un' altra ventina tra argenti e bronzi, di 78 prove di Coppa del mondo vinte ovunque, di campionati italiani a go-go, di quindici anni di fila in cima al ranking mondiale della scherma. Valentina è insomma una leggenda vivente.



    questa è la più bella medaglia...brave le giovani, ma MITICA VALENTINA VEZZALI!!!!


    Olimpiadi
    Giovedì 2 Agosto, 2012
    10 commenti
    Italia, un'altra medaglia: argento nel 2 di coppia

    Oro alla Nuova Zelanda, bronzo alla Slovenia

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    LONDRA (INGHILTERRA) - Il due di coppia azzurro di canottaggio composto da Alessio Sartori e Romano Battisti ha vinto
    la medaglia d'argento alle Olimpiadi sul bacino di Eton Dorney. Oro alla Nuova Zelanda, bronzo alla Slovenia.
     
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  9. CHRISALSER9S²™
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    Complimenti agli atleti
     
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  10. sgtpep83
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    Olimpiadi
    Venerdì 3 Agosto, 2012
    Italia, medaglia di bronzo nella sciabola a squadre

    Montano, Occhiuzzi, Samele e Tarantino hanno battuto la Russia per 45-40

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    LONDRA (INGHILTERRA) - Gli azzurri della sciabola hanno vinto la medaglia di bronzo nella prova a squadre dei Giochi di Londra. Aldo Montano, Diego Occhiuzzi e Luigi Samele (riserva Luigi Tarantino) hanno sconfitto la Russia nella finale del terzo posto per 45-40. E' la 12esima vittoria dell'Italia a queste Olimpiadi.
     
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  11. sgtpep83
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    allora scusatemi ma devo riassumere dal 4 al 7 ad oggi cosa è successo, e ho letto i giornali ma forse mi è sfuggita qualcosa....



    Londra 2012

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    Scherma
    Il fioretto è sempre d'oro
    Scherma azzurra regina
    Il fioretto è sempre d'oro Scherma azzurra regina

    Titolo olimpico all'Italia anche nella prova a squadre maschile: Baldini, Avola e Cassarà stendono in finale il Giappone per 45-39. La spedizione azzurra in pedana a Londra si chiude con sette medaglie (tre ori, due argenti e due bronzi)

    LONDRA - Dopo il Dream Team femminile, ecco quello maschile. La scherma non tradisce mai: chiude con 7 medaglie (3 oro, 2 argento, 2 bronzo), come quattro anni fa a Pechino. E' lo sport che ci ha dato più soddisfazioni in tutta la storia olimpica. Stavolta tocca agli azzurri del fioretto riscattarsi dopo le delusioni dell'individuale: dominato il Giappone nella finale. Gli azzurri (Baldini, Aspromonte e Cassarà) prima avevano faticato ad approdare in semifinale, battendo 45-39 la Francia, poi erano andati molto meglio: un secco 45-26 agli Usa (cambiato il terzetto, in squadra Avola al posto di Aspromonte). In finale, ecco il Giappone: primo assalto per Baldini, che perde 5-3. Poi tocca ad Avola (4-4), bravissimo Cassarà che vincendo 8-4 porta l'Italia al comando (15-13). Un altro 4-4 per Avola, si riscatta Baldini (vince 6-5), azzurri sempre al comando. Cassarà perde 7-4 e il Giappone si rifa minaccioso. Poi la cavalcata finale, trionfale: vincono Avola, Cassarà e Baldini. Finisce 45-39.

    BALDINI: "ORA AMICI CON CASSARA'" - Quattro anni per scacciare i fantasmi, le polemiche e ritrovare un amico e soprattutto una medaglia d'oro. Andrea Baldini, fresco vincitore della medaglia olimpica nel fioretto a squadre, guarda la parte più luccicante della medaglia. Le zone d'ombra fanno parte del passato e sono morte e sepolte: "Questo successo mi ripaga di tutto - le sue prima parole dopo la gara - E' stata una bellissima vittoria e non penso più a Pechino. Sono venuto qui per
    cercare di godermi questa emozione olimpica, senza stare a pensare al passato, a fantasmi e rancori. Volevo inseguire un sogno con quella leggerezza che avevo da bambino e oggi sono felice. Quest'oro farà parte della mia vita ma sono contento anche della mia vita a prescindere dell'oro". A cominciare dal ritrovato feeling di squadra dopo i 'veleni' di quattro anni fa con Andrea Cassarà: "Per mandare il cuore oltre l'ostacolo occorreva essere squadra, altrimenti non saremmo arrivati all'oro. ma da vera squadra non abbiamo mai perso la testa. Tutti insieme. Tra di noi siamo amici non solo compagni", e sue parole che mettono la parola fine alla querelle di Pechino 2008.

    CERIONI: "RESTO QUI" - Il primo a goderne i frutti è il ct Stefano Cerioni: "Voglio continuare in questo lavoro splendido - dice - I ragazzi dopo la gara individuale erano da rimotivare. Io ho quattro titolari, sono tutti forti e sono soddisfattissimo. Prima di questo appuntamento ci siamo riuniti, parlati e questo è il risultato. Dopo la mezza delusione dell'individuale ci voleva. Abbiamo fatto un grosso passo avanti rispetto al passato". Da ct non può che essere super soddisfatto anche se la soddisfazione più bella gliel'ha regalata la Di Francisca: "Tutte le medaglie mi sono piaciute, ovviamente quella di Elisa, essendo una mia allieva dal '95, e' particolare perchè è anche la soddisfazione del maestro e non solo del ct".

    AVOLA: "ORO CANCELLA TUTTO" - Infine Giorgio Avola, numero tre al mondo ma escluso dalla gara individuale. C'è una piccola polemica subito scacciata dal luccichio dell'oro: "Solo l'Italia può permettersi - dice - di tenere i numero tre del mondo in panchina. Comunque quest'oro mi ripaga di quella delusione. Ovvio che ci sono rimasto male a stare fuori perchè pensavo di essermi meritato il posto. Comunque Cerioni mi ha spiegato, non lo biasimo. Se sono qui oggi lo devo a lui".

    IL SEGRETO DI CASSARA' - Ha vinto l'oro del fioretto a squadre contro i giapponesi ma anche contro la malattia con cui convive da diversi mesi: la toxoplasmosi. A confessarlo, con la medaglia d'oro al collo appena conquistata, è il fiorettista azzurro, Andrea Cassarà. "Non sono stato bene - spiega subito dopo la gara - Ora lo posso dire - Ho fatto delle analisi e i medici hanno visto che c'era una seria infiammazione dei linfonodi. Adesso mi dovrò fermare due mesi e mezzo e poi rifare l'analisi del sangue". "Non sono andato in ritiro prima
    dei Giochi - fa sapere l'azzurro - nè mi sono allenato. Non l'ho volto dire per non creare disagio alla squadra. Non mi sono allenato quasi mai, anche perchè dal centro sanitario mi hanno sconsigliato di farlo. Mi hanno dato solo degli integratori vitamici perchè altro non si poteva. Diciamo che è andata bene. Fegato e milza non sono comunque ingrossati, al contrario di marzo quando uscivano dalla sede delle costole. Diciamo che non sto al massimo ma ne è valsa la pena" La toxoplasmosi "è molto simile alla mononucleosi, ti da grandi momenti di stanchezza, ma oggi l'adrenalina mi ha aiutato. Anche oggi avevo difficoltà a recuperare da due assalti continui. Mi sentivo sempre stanco. Ho fatto un pò di scherma di confusione, magari non bellissima ma efficace".

    (05 agosto 2012)






    Londra 2012


    Ginnastica
    Morandi rompe l'incantesimo
    E' bronzo agli anelli
    Morandi rompe l'incantesimo E' bronzo agli anelli Matteo Morandi

    Il trentunenne di Vimercate, dopo un quinto e un sesto posto riesce a salire sul podio olimpico chiudendo al terzo posto

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    LONDRA - La ginnastica maschile non si smentisce e regala un'altra medaglia all'Italia. Il bronzo di Matteo Morandi, trentunenne di Vimercate, che alla sua terza Olimpiade, dopo un quinto e un sesto posto, ha finalmente centrato il podio negli anelli, è la ventisettesima della serie inaugurata da Alberto Braglia proprio a Londra, nel 1908. Arriva da una specialità di grande tradizione olimpica: si somma infatti agli ori di Francesco Martino nel '24 e di Jury Chechi nel '96, all'argento d Franco menichelli nel '64 e ai bronzi di Giovanni Lattuada nel '32 e dello stesso Chechi nel 2004, all'ultima gara della carriera del cosiddetto "Signore degli Anelli". L'exploit del ginnasta di Vimercate, che si allena a Melzo, continua inoltre a testimoniare l'alto livello della scuola brianzola, che ieri aveva sfiorato il podio con Alberto Busnari nel cavallo con maniglie e che nel 2004 conquistò l'oro alla sbarra con Igor Cassina, il cui allenatore era proprio Maurizio Allievi, il tecnico di Morandi. Il fresco bronzo italiano non ha nascosto l'orgoglio, malgrado fino all'ultimo sia stato in corsa per l'argento, che è invece andato al favorito, il cinese Chen campione olimpico in carica, battuto proprio dall'ultimo concorrente in pedana, il brasiliano Nabarrete Zanetti. Al sudamericano, il primo a vincere una storica medaglia per il suo paese nella ginnastica, la giuria ha assegnato una vittoria controversa, ma Morandi ha gioito ugualmente. "Ora vorrei che l'Aeronautica, per la quale sono tesserato, mi facesse un regalo: un volo
    su un caccia, me l'hanno promesso. E' un onore per me succedere tra i medagliati degli anelli a un simbolo come Chechi. Ho sperato nell'argento, ma l'importante, alla terza finale olimpica della mia carriera, era tornare finalmente a casa con qualcosa al collo. Questa medaglia per me pesa tre Olimpiadi, più quella che portarono via a Coppolino a Pechino, dove il bronzo l'avrebbe meritato lui e invece arrivò quarto".

    PICCOLE IMPERFEZIONI - Lo stesso Chechi, presente a Londra come commentatore televisivo, ha tuttavia sottolineato come Morandi avrebbe potuto ottenere il secondo posto, senza qualche imprecisione. "Lui è il primo a sapere che non questo è stato il suo migliore esercizio. Altre volte è stato più bravo: la sua uscita non è stata perfetta e ha tenuto poco le posizioni di forza. Però quello che contava era la medaglia, a prescindere dal colore. L'assegnazione dell'oro a Nabarrete può essere opinabile, ma non è nulla di scandaloso. Per intenderci, fu decisamente molto peggio ad Atene". Nel 2004, nell'ultima gara di Chechi chiusa col bronzo, la giuria premiò il ginnasta di casa Tampakos, penalizzando il bulgaro Yontchev, che oggi, a 39 anni, ha chiuso a sua volta la carriera olimpica col settimo posto. Il tema dell'imprevedibilità delle giurie resta comunque più che mai al centro delle vicende della ginnastica. La Nazionale evita le polemiche e Allievi si limita a una constatazione. "Per carità, il bronzo ce lo teniamo stretto. Ma io con le giurie non so più che cosa pensare. Non avrei mai creduto che il brasiliano, che ha fatto un passettino all'indietro nell'atterraggio, potesse stare davanti al cinese". E' la stessa linea di Morandi, che in pedana stava pregustando l'argento, essendosi tenuto alle spalle i due temuti russi Balandin e Ablyazin. "In effetti, quando ho visto il passettino del brasiliano, ho pensato che potevo farcela. Mi sembrava difficile che lo potessero inserire tra il cinese e me : o quarto o primo, mi dicevo. Beh, alla fine è arrivato primo". L'attribuzione del punteggio testimonia il sottilissimo equilibrio tra i primi quattro: 15.900 per Nabarrete, 15.800 per Chen, 15.733 per Morandi e 15.666 per Balandin, penalizzato da un coefficiente di difficoltà tecnica dell'esercizio (6.700) leggermente inferiore a quello dei rivali. Così, anche se l'esecuzione del suo esercizio è stata giudicata migliore di quella di Morandi (8.966 contro 8.933), sul podio ci è salito l'azzurro.

    LA MOTO E l'ASINELLO - Morandi è stato seguito a Londra dalla moglie Ilenia, dalla piccola Gaia e dai fratelli Massimo e Marco, appassionato motociclista, che ha appunto passato in moto la Manica. "Spero che in tribuna Gaia, anche se ha soltanto dieci mesi, si sia resa conto che là sotto, appeso in aria, c'era suo papà. Mia moglie era incinta e lei stava per nascere, quando dovevo decidere se partecipare ai Mondiali, che avrebbero dato la qualificazione ai Giochi. Alla fine è stata Ilenia a spingermi: vai a qualificarti e poi torna con qualcosa al collo. Aveva ragione lei, ne è valsa davvero la pena. Al mio esercizio do un 8, per come ho saputo controllare una sbavatura in uscita, con un saltellino controllato. Ero fuori linea di due gradi al massimo, mi sono piegato sulle ginocchia e ho tenuto bene". A casa, ad aspettarlo per i festeggiamenti, troverà i genitori, fondamentali nel suo successo sportivo, ma anche un piccolo zoo. "Due pastori tedeschi, un maiale e un asinello di nome Benny, che è la mascotte del gruppo".

    ARTHUR, BRASILIANO HOT E ANTICALCIO - Nel clan cinese la sconfitta di Chen è stata accolta con sorpresa. Lo stesso ginnasta non ha mascherato la delusione e non ha rinunciato al rituale preparato per il dopo gara: ha estratto un cartello con la scritta (in cinese) "il re del ghiaccio": più o meno il significato del suo nome di battesimo, che gli diede il padre, campione di pattinaggio sul ghiaccio, prima di rassegnarsi al fatto che il figlio preferiva la ginnastica. Ma più tardi la vera polemica è arrivata dal clan brasiliano e non riguardava certo la gara. Marcos Goto, che da otto anni allena il vincitore a sorpresa del concorso degli anelli, ha attaccato duramente il mondo del calcio brasiliano, accusandolo di fagocitare gli altri sport. Fino alla vittoria di oggi, per la verità, il suo allievo Arthur Nabarrete Zanetti, ventiduenne di Sao Caetano, città vicina a San Paolo e nota negli ultimi anni per i successi della sua squadra di calcio, era del tutto sconosciuto al pubblico del suo paese. Anzi, alla vigilia della finale aveva acquisito un po' di fama soltanto per ragioni non propriamente sportive: sul web era stato rispolverato proprio in vista delle Olimpiadi londinesi un video del 2007 in cui la squadra di ginnastica maschile si masturbava, filmata da un altro atleta presente ai Giochi di Londra, Diego Hypolito. Tra gli "attori" del video c'era anche l'allora diciassettenne Arthur, che adesso ha finalmente conquistato le prime pagine per una ragione più nobile. E il suo allenatore non si è lasciato sfuggire l'occasione. "Mi auguro che questa medaglia d'oro storica serva perché in Brasile ci si accorga finalmente che non esiste soltanto il calcio. I finanziamenti agli sport minori sono ridicoli e il costo dell'attrezzatura, come una pedana per la ginnastica, spesso scoraggia le società. Anche per le famiglie, che magari non hanno grande disponibilità economica, è un problema serio".

    LA COMANECI TIFA VANESSA - A proposito di medaglie storiche, domani pomeriggio, nella finale del corpo libero, Vanessa Ferrari insegue quella che la ginnastica femminile italiana non ha mai vinto. La scortano all'appuntamento gli auguri illustri della più famosa ginnasta di tutti i tempi, la pluricampionessa romena Nadia Comaneci, anche lei alla North Greenwich Arena come commentatrice televisiva. La Comaneci commenta così per Repubblica. it le prospettive della Ferrari. "E' brava e ha le potenzialità per vincere questa benedetta medaglia. Però l'equilibrio, tolte un paio di atlete, è tale che è davvero molto complicato. Per strappare qualche decimo di punto in più, bisogna davvero inventarsi qualcosa di nuovo e di straordinario". La Comaneci illustra inoltre la ricetta per il salto di qualità del movimento. "Serve una stella, come è stato Chechi, per invogliare i giovani a fare ginnastica. Quanti praticanti avete? Il numero è direttamente proporzionale ai successi di una figura trascinante. Io scherzo sempre su questo argomento: le mie vittorie sono così vecchie che si possono vedere sui documentari di History Channel. Però è vero che ci sono ragazzine che vanno su You Tube a guardarsi i miei esercizi di trentasei anni fa. Le medaglie, come quella di Morandi, fanno sempre bene allo sport di un paese. Spero per voi che anche dalla ginnastica femminile ne arrivi qualcuna".

    (06 agosto 2012)


    Londra 2012


    Tiro a segno
    Super Campriani, oro nella carabina

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    L'azzurro vince il titolo olimpico nella specialità da tre posizioni. Per lui è la seconda medaglia dopo l'argento dai 10 metri. Petrucci: ''Chiamatemi pure nazionalista ma questa è l'Italia che mi piace, quella che vince, quella che fa suonare l'inno''


    LONDRA - Settima medaglia d'oro per l'Italia alle Olimpiadi di Londra. Niccolò Campriani ha vinto la medaglia d'oro nel tiro a segno, specialità carabina da tre posizioni, dei Giochi olimpici di Londra. L'azzurro, già medaglia d'argento nella carabina dai 10 metri, alla Royal Artillery Barracks ha chiuso le qualificazioni al comando della classifica generale, con 1180 punti, record olimpico, dei quali: a terra 396, in piedi 390 e in ginocchio 394. In finale il fiorentino ha mantenuto il vantaggio sui rivali diretti chiudendo in 1278.5: secondo e medaglia d'argento il sudcoreano Jonghyun Kim (1272.5), bronzo per lo statunitense Matthew Emmons, 1271.3.

    Presente alla gara di Campriani il presidente del Coni Gianni Petrucci che ha replicato alle critiche di Grillo che aveva definito i Giochi il trionfo del nazionalismo: ''Chiamatemi pure nazionalista ma questa è l'Italia che mi piace, quella che vince, quella che fa suonare l'inno. Campriani è l'atleta ideale, bravo nello sport e nella vita", aggiunge Petrucci riferendosi al neocampione olimpico.
    Finora "sono 7 ori", dice riferendosi al bottino raccolto dalla spedizione. "Oggi voglio essere felice e contento, le analisi poi si faranno alla fine", aggiunge.

    (06 agosto 2012)

    Tiro a volo
    Fabbrizi, trap d'argento
    "Darei la vita per la bandiera"

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    Fabbrizi, trap d'argento "Darei la vita per la bandiera"

    Secondo posto per il tiratore marchigiano nella finale della fossa olimpica. Il croato Cernogoraz si impone allo shoot-off. Bronzo ad Aldeehani del Kuwait. "Sono affezionato all'Italia e 20 giorni lontano mi sembrano un calvario"


    LONDRA - Terza medaglia in poche ore per l'Italia a Londra. Dopo l'oro di Campriani nel tiro a segno e il bronzo di Morandi nella ginnastica artistica, arriva anche l'argento di Massimo Fabbrizi nel tiro a volo. Il 34enne marchigiano, alla prima Olimpiade, è arrivato secondo nella finale del Trap (la fossa olimpica) cedendo al croato Cernogoraz soltanto allo shoot-off. I due tiratori avevano concluso la gara in parità, poi Fabbrizi è stato il primo a sbagliare al sesto tiro di spareggio. Il bronzo è andato ad Aldeehani del Kuwait che, anche lui allo shoot-off, ha superato l'australiano Diamond. Cernogoraz era arrivato in finale con il peggior punteggio.

    "E' stata una bella gara. Sono soddisfatto: è mancata solo la ciliegina. Lo shoot-off è come i rigori nel calcio. Cernogoraz non voleva sbagliare: ci può stare di perdere. Onore al vincitore". Così, ai microfoni di Sky, Massimo Fabbrizi, dopo la medaglia d'argento vinta nel tiro a volo, specialità trap, ai Giochi olimpici di Londra. "E' stata una sfida difficilissima. Gli ultimi giorni ho avuto pure un'infiammazione alla gola e non mi sentivo bene. Questa mattina, invece, è cambiato fortunatamente tutto", ha concluso il carabiniere di San Benedetto del Tronto.

    "Avvolto nella bandiera? Sono un carabiniere e darei la vita per questa bandiera. Non mi alzerei dal letto tutte le mattine se non sapessi di vederla issata. Sono affezionato all'Italia e 20 giorni lontano mi sembrano un calvario",
    così Massimo Fabbrizi dopo l'argento nella fossa olimpica. "Sono contento all'80% - ha aggiunto il marchigiano parlando della gara - è stata la prima esperienza olimpica ed ho vissuto emozioni indescrivibili. Anche se sono campione del mondo, qui è un'altra cosa. L'ultimo piattello dello spareggio? Il vento e la pioggia non contano - ha concluso - semplicemente non l'ho preso".



    (06 agosto 2012)

    poi purtroppo non c'e oro argento o bronzo.....e ciò dispiace...il doping è peggio di ogni altra accusa per un atleta...


    Londra 2012

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    Doping
    Escluso Schwazer, positivo all'Epo
    ''Ho sbagliato, la mia carriera è finita''
    Escluso Schwazer, positivo all'Epo ''Ho sbagliato, la mia carriera è finita'' Alex Schwazer (pettorina bianca) durante una gara

    Il marciatore bolzanino, che a Londra avrebbe dovuto difendere il titolo olimpico vinto quattro anni fa a Pechino nella 50 km, cacciato dal Coni. ''Ho fatto tutto da solo e di testa mia. Volevo essere più forte per questa Olimpiade''. Malore per la madre. Petrucci: "L'etica, l'immagine, per noi è tutto. Ma lo sport italiano ne esce rafforzato, abbiamo dimostrato la nostra serietà". L'atletà sarà espulso anche dall'Arma dei Carabinieri

    LONDRA - Clamoroso: il Coni ha cacciato dai Giochi, Alex Schwazer, il marciatore, l'unico che avrebbe potuto darci un oro nell'atletica leggera. Il bolzanino, classe '84, primo a Pechino, è stato bloccato poco prima che partisse per Londra. E' risultato positivo al doping (Epo), in un controllo (a sorpresa) della Wada che si era tenuto il 30 luglio scorso a Obertsdorf. "Ho fatto tutto da solo, di testa mia: mi assumo la responsabilità. Ho sbagliato, la mia carriera è finita oggi: volevo essere il più forte a Londra", ha ammesso l'atleta altoatesino. La notizia era stata confermata in precedenza dal manager dell'atleta, Michele Didoni, tecnico della marcia: "Meno di un'ora fa Schwazer mi ha chiamato e mi ha detto che aveva una brutta notizia, il fermato per doping è lui. Mi ha preso in giro, pensare che un mese fa gli ho messo in braccio mia figlia Micol per il battesimo. Gli ho detto: non hai scuse... A 28 anni non si è più ragazzi. Alex deve crescere come persona e cambiare vita, altrimenti si troverà in difficoltà nella vita. Noi del Gruppo sportivo carabinieri stiamo molto attenti, non esiste che un carabinieri faccia quello che ha fatto lui. Mi auguro che il mio Corpo prenda provvedimenti, non abbiamo bisogno di gente come lui. Continuava a ripetere puerilmente: "mi prendo tutte le responsabilità", senza capire che il suo gesto ricadrà su altri. La madre stava per essere ricoverata al pronto soccorso per la tensione. Non ci sono giustificazioni per quello
    che ha fatto Alex. Io? Non so se continuerò con l'atletica".

    Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, ha ricevuto oggi, alle ore 15, una notifica di "esito avverso" di un controllo antidoping disposto in precedenza con la Wada. Il capogruppo della disciplina interessata, l'atletica, è stato subito informato: poi Petrucci, sentito anche il capo Lello Pagnozzi, ha disposto l'"immediata esclusione dalla squadra olimpica" dell'atleta. Schwazer non era ancora arrivato a Londra, il suo arrivo era previsto il 9 agosto con partenza da Monaco di Baviera: nei giorni scorsi aveva rinunciato alla gara di marcia dei 20 km per un "raffreddore" (più che sospetto...), che si è tenuta sabato scorso, per disputare soltanto quella sui 50, prevista per sabato prossimo, vigilia della conclusione dei Giochi. E lì avrebbe dovuto difendere il titolo olimpico.

    Tra l'informativa della Wada e l'esclusione dell'atleta, fidanzato della pattinatrice Carolina Kostner, sono passate soltanto due ore. Il Coni è stato estremamente tempestivo: revocato immediatamente l'accredito alle Olimpiadi, l'atleta è stato fermato a Obertsdorf, in Germania, dove si allenava in questi giorni. Nel 2008 a Pechino, il Coni fu costretto a revocare la medaglia del ciclista Rebellin per doping, cosa mai successa in passato all'Italia. Adesso questo colpo terribile alla spedizione azzurra. Ma la lotta al doping, nel ciclismo come negli altri sport, resta una priorità per il Coni. E non si guarda in faccia a nessuno. "Serietà, severità e rigore", come spiega il n.1 dello sport italiano, Gianni Petrucci. E al Tg1 aggiunge: "Una giornata amara perché avevamo avuto grandi risultati, rovinati da questa brutta notizia che ci ha sconvolti. Abbiamo decretato, insieme a Pagnozzi, l'espulsione dell'atleta. La decisione è chiara: non possiamo transigere, una medaglia in meno e pulizia in più. Ha ammesso tutto il marciatore? "Almeno in questa dichiarazione ha tolto responsabilità ad altre persone. Non togliamo responsabilità a ragazzi che sono maggiorenni". La notizia è arrivata al Coni nel pomeriggio, "ma questo non oscura la nostra spedizione olimpica - spiega Petrucci - E' la prima volta che un atleta ammette. Noi siamo seri, facciamo i controlli, rispettiamo le leggi: vorrei che anche gli altri facessero così... Ma non fatemi dire di più. Schwazer? Mi auguro che ogni atleta sia sede di pensiero, lui non lo è stato. Mi spiace, è una pagina che non avrei mai voluto vivere, l'immagine, l'etica per noi è tutto. Lo sport italiano ne esce rafforzato, ha dimostrato la sua serietà. Gli altri? Non fatemi dire nulla, siamo all'Olimpiade...".

    Il presidente della Fidal, Franco Arese, in serata ha espresso "delusione e condanna, su doping non sconti" per quanto accaduto. Schwazer è testimonial della Ferrero: "Siamo dispiaciuti - fa sapere l'azienda piemontese - il contratto era in scadenza dopo i Giochi ma negli accordi con i testimonial sono previste clausole di rescissione". Contatti inoltre fra Coni e Comando generale dei Carabinieri: l'atleta, ormai ex, sarà espulso dall'Arma.

    (06 agosto 2012)

    medagliere provvisorio...( e non so bene a quando risale dovremmo essere 7' secondo alcuni siti...ma vabbè credo che le nostre 17 medaglie ci siano tutte finora...

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    queste ultime giornate portano altri due ottimi bronzi:

    finalmente dal Nuoto!!!


    Bronzo Grimaldi nella 10 km di fondo

    Oro all'ungherese Risztov, argento all'americana Anderson

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    LONDRA (INGHILTERRA) - L'azzurra Martina Grimaldi ha conquistato la medaglia di bronzo nella 10 chilometri femminili di nuoto di fondo ai Giochi olimpici di Londra. L'atleta bolognese, delle Fiamme Oro, lo scorso anno medaglia d'argento ai Mondiali e oro agli Europei, e' giunta alle spalle della ungherese Eva Risztov, medaglia d'oro, e della statunitense Haley Anderson, medaglia d'argento.

    e nell'atletica leggera;-)


    Donato, che spettacolo! Bronzo nel salto triplo

    L'atleta azzurro si è piazzato al terzo posto centrando un grande traguardo

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    LONDRA - Fabrizio Donato conquista il bronzo nel salto triplo, facendo registrare 17,48. Un grande risultato per l'atletica italiana, soprattutto dopo il caso Schwazer. Ha sfiorato il podio anche Daniele Greco, che si è piazzato al quarto posto.

    "Ho preso un anti-dolorifico prima della gara per sopportare meglio il dolore - "La medaglia al collo me la sono messa" attacca un Fabrizio Donato che sprizza gioia da tutti i pori dopo il bronzo conquistato nel salto triplo con 17.48, dietro agli statunitensi Daegu Christian Taylor, oro con 17,81, e Will Claye, argento con 17,62. "Una medaglia conquistata con grande sofferenza, in una gara molto dura, perche' nelle gare che contano gli atleti di livello spuntano sempre" dice un po' polemico. "Noi del triplo ogni anno siamo sempre nelle prime dieci posizioni, mentre altre specialita' si aggirano intorno alla ventesima" sottolinea parlando dei risultati degli altri italiani. "E' stato un mese molto difficile, prima con l'infortunio alla schiena, poi al tendine sinistro. Ho preso un anti-dolorifico prima della gara per sopportare meglio il dolore.Prima di ogni salto sentivo male" rivela il finanziere che a 36 anni suonati e' salito sul podio di Londra 2012. "Mi sono fatto un bel regalo e forse a 36 anni vale di piu'" dice. Donato poi mostra la maglietta disegnata dalla figlia Greta e la scritta sulle scarpe:"Questa volta oltre alla maglietta portafortuna mia figlia mi ha voluto scrivere qualcosa sulle scarpe" rivela, aggiungendo, poi che se non si hanno le persone giuste accanto non si va da nessuna parte.

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  13. sgtpep83
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    scusate qui picchia caldo da morire, e il pc è un termosifone...credo che oggi siano finite le olimpiadi, credo che abbiam preso tipo un bronzo per il volley maschile, un bronzo per i pesi leggeri di boxe due argenti sempre nel pugilato con russo e cammarelle, a cui han scippato l'oro(se 2 arrivano pari chi cazzo è che deve vincere?il raccomandato dalla regina?mah) e poi un'altro argento con il settebello di pallanuoto e un bronzo per qualcosa come ginnastica artistica......sono stanco ragazzi spero di riprendermi per l'inizio del campionato ma dubito...a settembre finalmente dovrei iniziare a lavorare e avrò pochissimo tempo...voglio salutare persone care come matrix e chìris con cui è capitato qualche scambio di battute e il n°8 della juve che non si fa più vivo ma so perchè e spero riemerga presto nel vostro sito....per ora tutto qua ....il mio non è un addio, ma un arrivederci, se qualcuno vuole puo continuare i miei topic a cui son affezzionato, ossia Altri sport, e calcio sudamericano....io sono allla frutta...sto preparando un blog per gli juventini, magari quando lo riterrò degno lo posterò...ciao ragazzi in bocca al lupo e Forza Juve fino alla fine!!!!!!!!

    :pc:



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  14. Massi®
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    Belle olimpiadi, anche se non le ho seguite a fondo, sono state uno spettacolo davvero...un ragazzo che conosco,schermidore della mia città, ha vinto l'oro a squadre...bella soddisfazione :)
     
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13 replies since 28/7/2012, 05:55   254 views
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