Inter

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  1. matrix976
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    Diciamo che dopo aver vinto tutto una fase calante era scontata....anche se a dire la verità non pensavo un calo così drastico....però vabbè....non si può sempre essere al top...

    Adesso l'importante è salvare il salvabile in questa dannata stagione, cercando almeno di centrare un posticino in europa, e iniziare una costruttiva rifondazione dell'ambiente...dalla squadra, alla società...
     
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  2. Il Principino Marchisio
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    Secondo me soprattutto la società..dagli osservatori di mercato in primis che con l arrivo di branca al posto di lele oriali nn ne avete piu azzeccata una..vedi forlan,zarate,alvarez,jonatan ecc..
     
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  3. Il Principino Marchisio
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    Inter brutta e fischiata: 0-0

    Con l'Atalanta Milito sbaglia un rigore

    L'Inter non reagisce dopo l'eliminazione dalla Champions: a San Siro contro l'Atalanta finisce 0-0. I nerazzurri di Ranieri hanno la possibilità di passare al 23', quando Bellini atterra Pazzini in area: rigore ma Milito si fa deviare il tiro da Consigli, che poi salva su Samuel. L'Inter attacca senza convinzione e gli ospiti colpiscono in contropiede: Julio Cesar bravo su Gabbiadini. Nel finale intervento da rigore di Lucio sullo stesso Gabbiadini.

    LA PARTITA
    Atalanta ordinata, Inter confusa. Possesso palla degli uomini di Ranieri ma sterile. Squadra lunga, manovra lenta, in avanti non c'è movimento degli attaccanti, che spesso e volentieri si pestano i piedi, e la difesa bergamasca fa buona guardia. Tanto fumo e poco arrosto da parte dei padroni di casa, che al 23' hanno però la possibilità di portarsi in vantaggio: fallo di Bellini su Pazzini e l'arbitro Gava fischia rigore. Sul dischetto va Milito che si fa deviare il tiro da Consigli. Per il Principe è il secondo penalty consecutivo sbagliato dopo quello di Verona contro il Chievo. Un attimo dopo ancora il portiere dell'Atalanta dice 'no' a un colpo di testa ravvicinato di Samuel su traversone di Maicon.

    Gli undici di Colantuono aspettano l'Inter e si affidano alle ripartenze. E quando riescono a scappare in contropiede lo fanno in massa, riuscendo a mettere in seria apprensione la retroguardia avversaria. Al 30' Carrozza prende il tempo a Nagatomo e impegna Julio Cesar, cinque minuti dopo fuga pericolosa di Moralez non sfruttata al meglio. E ancora, bella percussione di Bellini sulla sinistra, a centroarea sia Schelotto che Marilungo non riescono ad approfittarne. In chiusura di tempo Milito si riprende dallo shock dell'errore e serve un buon pallone a Pazzini, che conclude debolmente.

    A inizio ripresa, Atalanta subito aggressiva sui portatori di palla, vita difficile per l'Inter. Al 9' Colantuono perde Marilungo, che esce in barella per un infortunio al ginocchio destro: dentro Gabbiadini. La trama della partita non cambia, l'Inter fa fatica a costruire qualcosa di concreto in avanti e le cose buone arrivano dalle azioni dei singoli: tiro di Poli respinto da Consigli e sgroppata di Zanetti che si conclude con un tentativo ribattuto di Zarate, entrato per Milito. I bergamaschi invece si trovano a memoria e ci vuole un grande intervento di Julio Cesar a salvare su colpo di testa di Gabbiadini. Ranieri manda in campo anche Faraoni per Obi e poi Castaignos per Poli ma l'Inter rischia tantissimo dietro: intervento netto di Lucio su Gabbiadini in area. L'arbitro Gava fa proseguire. E Ferreira Pinto calcia debolmente dopo una smanacciata di Julio Cesar su cross al centro.

    L'Atalanta festeggia l'ottimo punto e conferma tutto quanto di buono detto finora di questa squadra. L'Inter non c'è: tradita da Milito, che ha fallito il rigore, tradita dalle sue paure.

    LE PAGELLE
    Consigli 7 - Bravissimo sul rigore di Milito, anche se il tiro non è irresistibile. Grande istinto su Samuel e poi nella ripresa si oppone alla grande a una 'cannonata' di Poli.

    Zanetti 6,5 - Il capitano è uno dei pochi a salvarsi in casa Inter. Un paio di fughe degne di un giovane di belle speranze che fanno paura all'Atalanta e provocano applausi.

    Gabbiadini 6,5 - Buon impatto con la partita quando viene chiamato in causa al posto di Marilungo. Impegna severamente Julio Cesar poi fa venire il mal di testa a Lucio.

    Maicon 5,5 - Non spinge più come ai bei tempi, e questo è un dato di fatto. Ma certi cross non si spiegano. E l'Inter avrebbe tanto bisogno dei vecchi traversoni telecomandati.

    Lucio 5 - Tante sbavature dietro e rischia tantissimo per il fallo su Gabbiadini in area nel finale. Già ammonito, viene doppiamente graziato.

    Milito 4,5 - Il secondo errore consecutivo dal dischetto. E il Principe non si riprende più, sbagliando anche il tocco più facile.

    IL TABELLINO
    Inter-Atalanta 0-0
    Inter (4-4-2): Julio Cesar 6; Maicon 5,5, Lucio 5, Samuel 5,5, Nagatomo 5; Zanetti 6,5, Poli 6 (32' st Castaignos sv), Cambiasso 5, Obi 6 (22' st Faraoni 5,5); Milito 4,5 (18' st Zarate 5), Pazzini 5. A disposizione: Castellazzi, Ranocchia, Palombo, Forlan. All.: Ranieri 5.
    Atalanta (4-4-2): Consigli 7; Raimondi 6, Ferri 6,5, Manfredini 6, Bellini 6 (41' st Stendardo sv); Schelotto 5,5, Cigarini 6, Carmona 6, Moralez 5,5; Carrozza 5,5 (32' st Ferreira Pinto sv), Marilungo 5 (9' st Gabbiadini 6,5). A disposizione: Frezzolini, Bonaventura, Cazzola, Tiribocchi. All.: Colantuono 6,5
    Arbitro: Gava
    Ammoniti: Lucio, Samuel (I), Bellini, Cigarini, Moralez, Carmona (A)
    Note: 23' Consigli (A) para rigore a Milito (I)
     
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  4. Alascico™
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    certo che se non segnano nemmeno su rigore
     
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  5. matrix976
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    :asd: Siamo completamente da rifondare.... adesso ci vogliono 2-3 anni per ricostruire un gruppo decente...
     
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  6. Massi®
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    Sono d'accordo,sono molte le squadre che dopo aver vinto tanto e tutto si perdono. Per non parlare del fatto che secondo me,ha giocato tanto l'abbandono di Mourinho...la squadra aveva un motore e adesso non si può sostituire,bisogna cambiare tutti i pezzi.
     
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  7. matrix976
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    si si ma io non parlo solo di squadra...dico proprio l'ambiente in generale...anche parte della società...a partire da quel fallito di Branca...
     
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  8. Massi®
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    In effetti si e mi vien da pensare che conoscendo il sentimentalismo di Moratti,sarà difficile che butti fuori certi personaggi
     
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  9. CHRISALSER9S²™
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    L'unico problema dell'inter è quel pirla di moratti.
     
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  10. matrix976
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    CITAZIONE (CHRISALSER9S²™ @ 19/3/2012, 16:07) 
    L'unico problema dell'inter è quel pirla di moratti.

    Non mi trovi d' accordo... Moratti c'era anche quando abbiamo vinto tutto... quello che è cambiato è stata la radiazione dell' unica persona che capiva qualcosa, ovvero Lele Oriali, a favore di quell' incapace di Branca e del suo vice Ausilio ; per non parlare del cambio allenatore, che ovviamente ha influito non poco sul rendimento della squadra...
    Spero che a giugno si faccia una netta pulizia e arrivi gente nuova...l'ambiente è da rifondare...
     
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  11. Alascico™
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    FOCUS – Quel pasticciaccio nerazzurro…

    Romanzo Inter, pagina 1: questo libro è destinato ad arricchirsi continuamente di nuove storie e di nuove pagine, quindi vi comunichiamo che gli episodi che leggerete e che magari vi stupiranno, potranno essere, in qualsiasi momento, superati da nuove incredibili gesta dei nostri eroi.
    Periodo buio, pieno di pagine nere questo capitolo 2012, un inizio ha ben poco di azzurro, un giallo che come da copione, porta alla ricerca, durante la lettura, di indizi per individuare il colpevole. Una cosa però in questa trama sembra essere certa: la gran confusione con la quale si sta gestendo l’intera situazione.

    Il caso Forlan capita a fagiolo, un banco di prova per una società fantasma, in cui sembra essere saltato ogni sorta di meccanismo, in cui non si capisce quale sia il capo e quale la coda, in cui ognuno fa un pò come gli pare.
    La pazza Inter, si sa, ci ha abituati ad avventure fantastiche ad emozioni imprevedibili, a cadute rovinose e a situazioni impensabili ed il tifoso interista ogni volta è portato a pensare, con realismo, che oltre non si possa andare, che certe cose… accadono solo nei film; invece è costretto puntualmente a ricredersi.

    Ripresa di Inter-Atalanta, Ranieri chiama Forlan per la sostituzione, gli spiega il lavoro che dovrà fare in campo e l’attaccante oppone un rifiuto, situazione grave in sè perchè un giocatore è un professionista come tutti gli altri, semmai pagato a peso d’oro, ma non basta, perchè si sa, in casa Inter, le cose vanno fatte in grande. Che un giocatore si rifiuti di entrare in campo non rappresenta una novità in sè, è capitato ad altri, dove sta l’originalità? Ed ecco il colpo di genio: Ranieri stupisce tutti e si rivolge al giocatore con tono paterno: “Te la senti di fare la fascia?”, non suscitando però nessun sentimento di pietà nel freddo calciatore uruguaiano che non fa una piega e risponde : “No mister”. Così la storia appare sicuramente più originale, ma ancora non basta, è evidente.

    Arriva il momento delle dichiarazioni dei due protagonisti, prima il mister Ranieri che a fine partita, all’inizio, nega l’accaduto, per poi fare marcia indietro dicendo che il ragazzo: “non se la sentiva di fare i gradoni su e giù”. Ora, la comunicazione con i media sappiamo quanto sia fondamentale e le alternative plausibili, sostanzialmente, potevano essere due: confermare l’accaduto con toni anche piuttosto seccati, intimando al calciatore il rispetto delle regole e promettendo allo stesso una multa salata o negare con altrettanta fermezza l’accaduto lavando i panni sporchi in casa propria.
    Ma perchè ricadere in questi stereotipi si sarà detto il tecnico romano, confermiamo il fatto ma buttiamola sul ridere e giustifichiamo il ragazzo, d’altronde ho chiesto con gentilezza a lui di entrare, l’ho quasi pregato, non era tenuto a farmi questo favore personale.

    Arriva poi il momento della dichiarazione di Forlan, che smentisce tutto dicendo che non si permetterebbe mai di fare una cosa del genere essendo un professionista. Ahi Ahi caro Diego, non ti hanno insegnato che queste dichiarazioni banali non sono da Inter? Ci vuole il colpo di scena, devi dire quello che gli altri non si aspettano e non le solite parole trite e ritrite.
    Col beneficio del dubbio, anche se le parole di Ranieri non sembrano dare adito a dubbi, possiamo dunque fare alcune considerazioni:

    1) Non entrare in campo è sempre una cosa grave, che non ha alcuna giustificazione plausibile e che deve sempre portare ad una sanzione: cosa succede se in un qualsiasi ufficio un dipendente si rifiuta di adempiere ad un obbligo imposto dal proprio datore di lavoro? Bene che vada sarà sanzionato, il più delle volte sarà licenziato. Inoltre lui prenderà magari 1000 euro al mese, quello che tu, calciatore, prendi ad ogni passo che fai in campo.

    2) Un allenatore, per essere vincente, deve saper imporre le proprie scelte, anche se impopolari, ai propri giocatori, senza se e senza ma, se hai bisogno di un giocatore in un determinato ruolo e in un determinato momento lui deve entrare in campo, se il ragazzo non se la sentiva allora è meglio che cambi mestiere.

    3) Diego Forlan è arrivato all’Inter con legittime aspettative, di certo non era pensabile che potesse sostituire Samuel Eto’o, ma era lecito aspettarsi qualcosa in più. Gli infortuni non sono certo colpa sua, la pochezza delle prestazioni che si sono potute apprezzare finora sì. Si è parlato di una sua possibile paura per i fischi dei tifosi, in quanto relegato in un ruolo non suo, ma se sei un campione non hai paura di nessuno, non renderai al 100% in quella zona ma se metterai il 100% dell’impegno i tifosi lo riconosceranno. Di certo, dopo quest’episodio, i tifosi non saranno contenti e mi sa…. che ti conveniva giocare.
    Ambidestro, grande classe, fantasia, doti da fuoriclasse, ma un campione è tale anche grazie ai suoi comportamenti, alla sua professionalità.

    4) Senza andare troppo lontano, e senza voler fare paragoni antipatici, balza agli occhi un importante dato di fatto: un certo Samuel Eto’o, venuto all’Inter dopo anni di trionfi targati Barcellona, si è rimesso in gioco reinventandosi in una posizione non sua, correndo per tutta la fascia avanti e indietro, per un’unica causa: il bene della squadra. Il buon Mou, siamo sicuri, non avrebbe accettato di buon grado quel “No, grazie” e a fine partita le pareti degli spogliatoi avrebbero tremato a lungo.

    5) Ancora una volta, si è avuto modo di constatare come la società Inter, in tale momento storico, sia ormai alla deriva.
    Il presidente Moratti ha glissato sull’accaduto, come se ciò che è successo fosse normale, come a voler dire che tanto, in casa Inter, tutti la fanno franca. Si torna dunque indietro, ad una società muta, un fantasma da calpestare a proprio piacimento.

    Dove sono dunque i vari Branca e Paolillo? Dov’è l’uomo “forte” che dovrebbe fare da tramite tra società e spogliatoio, che dovrebbe mettere a tacere qualsiasi intemperanza, che dovrebbe agire più con i fatti che con le parole?

    Ma nella situazione in cui siamo, forse ci ritroveremo Diego Forlan in campo titolare nella prossima partita, come se non fosse successo nulla, d’altronde non vi è mai capitato di dire “No, grazie” ad una richiesta del vostro datore di lavoro con tanto di scuse, successive, da parte dello stesso?

    Autore: Claudio Colombrita
    Fonte
     
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  12. Oro Colato©
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    "POSSIAMO BATTERE LA JUVENTUS"
    La stagione dell'Inter potrebbe diventare meno amara con una buona prestazione contro i rivali di sempre, la Juventus. Moratti ha chiesto una prova d'orgoglio e la risposta è arrivata da Pazzini a Studio Sport: "Gli stimoli in partite come questa vengono da soli. La Juve ha più da perdere e noi vogliamo fare bene anche per Moratti che ci è sempre stato vicino". L'obiettivo resta il terzo posto: "Fin quando la matematica ce lo consentirà...".

    La gara contro i bianconeri non è mai banale, ancora meno lo è stata negli ultimi anni e il presidente Moratti ha fatto sapere di aspettarsi una reazione dalla squadra. "Ci è sempre stato vicino - spiega Pazzini - ed è una fortuna avere una persona come lui che ci spinge, ci sprona e ci dà fiducia. E' importante". Contro la Juve Pazzini dovrebbe partire dalla panchina ma l'obiettivo del giocatore e dell'Inter è sempre il terzo posto: "Fino a quando la matematica non ci condannerà, ci proveremo. E' inutile fare i conti o guardare gli altri però - ha concluso l'attaccante -. Prima dobbiamo iniziare a vincere noi".

    STANKOVIC: CONTRO LA JUVE GOL E VITTORIA
    Inter e Juve stanno vivendo una stagione opposta, ma Dejan Stankovic è convinto che domenica potrebbe esserci la svolta per i nerazzurri. "Potrebbe essere la volta buona perché io ritrovi il gol e l'Inter la vittoria. La Juve ha più da perdere: giocano per lo scudetto e la pressione è quella che è. Devono vincere per forza. Dopo la Coppa Italia saranno anche un po' stanchi. Ma per fare bene dobbiamo correre quanto loro", ha detto alla Gazzetta.

    A PARTE ALVAREZ E SNEIJDER
    Allenamento mattutino di un'ora per l'Inter a due giorni dalla sfida contro la Juve. Sotto gli occhi del direttore dell'area tecnica nerazzurra Marco Branca e del ds Piero Ausilio, la squadra nerazzurra ha svolto una seduta a più gruppi, articolata su varie esercitazioni tecniche e di conclusione, terminata con una partitella a tema su campo ridotto. Lavoro a parte per Alvarez e Sneijder.

    WENGER E BRADY FANNO VISITA ALLA PRIMAVERA
    All'Arsenal Training Centre, dove la Primavera dell'Inter continua la preparazione in vista della finalissima contro l'Ajax nella Next Generation Series in programma domenica pomeriggio al Leyton Orient Stadium, i giovani nerazzurri hanno ricevuto la visita dell'allenatore dei Gunners Arsene Wenger e dell'ex Liam Brady. I due hanno incontrato il direttore generale e amministratore delegato Ernesto Paolillo, il direttore del settore giovanile Roberto Samaden e il responsabile area ricerca e selezione settore giovanile, Pierluigi Casiraghi.

    MORATTI CARICA LA SQUADRA
    Nonostante i sorrisi di facciata, la visita di Massimo Moratti alla Pinetina non è stata di quelle di cortesia. Il presidente nerazzurro, infatti, ha chiesto a Ranieri e alla squadra una prova d'orgoglio contro la Juve. "A prescindere dalla classifica - il suo pensiero - la sfida con la Juve è la più importante di tutte. Per me, ma anche poer voi. Anche per i motivi che tutti conosciamo, è ora di tirare fuori l'orgoglio interista. Mi aspetto da tutti un qualcosa in più".

    FORLAN VERSO LA JUVE DA TITOLARE
    La "punizione" per essersi rifiutato di scendere in campo contro l'Atalanta? Un posto da titolare domenica sera con la Juve. Diego Forlan è in vantaggio su Pazzini per fare coppia con Milito nel 4-4-2 con cui Ranieri sfiderà la sua ex squadra. Intanto, nella panchina dell'Inter potrebbe trovare posto anche Fredy Guarin, che ha finalmente smaltito l'infortunio al polpaccio. Per l'esordio, però, bisognerà probabilmente attendere l'1 aprile col Genoa.

    FORLAN: "MAI RIFIUTATO DI ENTRARE"
    Diego Forlan chiarisce, tranquillizza i tifosi e prova a mettere a tacere polemiche, incomprensioni e tutto quello che è nato dopo la gara con l'Atalanta e il suo presunto rifiuto di entrare in campo dalla panchina. Ospite negli studi di Inter Channel, l'attaccante uruguaiano risponde ai tifosi che come prima cosa gli chiedono proprio cosa sia avvenuto contro i nerazzurri bergamaschi. "Capisco bene i tifosi - ammette Forlan - , ho imparato da bambino quanto sia importante il rispetto e sono qui per ribadirlo: io non ho mai voluto mancare di rispetto a loro, a questa società e o a questa maglia, che per tanto tempo ho desiderato. Per me questo è stato un anno difficile e so che la gente è arrabbiata. Io la capisco, ma voglio dire che non mi sono mai rifiutato di entrare in campo e mai lo farò. Mi dispiace perché ci sono persone che hanno veicolato queste informazioni in un modo sbagliato e io sono qui per spiegare ai miei tifosi quello che è successo. Non c'è nessun problema né con Ranieri né con nessun altro. L'allenatore stesso ha spiegato bene l'episodio: in quel momento mi ha fatto una domanda e io gli ho risposto. Ho dimostrato di poter giocare a sinistra del reparto avanzato e in diversi posti, sono un attaccante, ma se l'allenatore ha bisogno di me in un'altra situazione io lo aiuto".

    IL DERBY D'ITALIA A DE MARCO
    Sarà Andrea De Marco a dirigere il derby d'Italia, in programma domenica sera, fra Juventus e Inter. Gli assistenti saranno Niccolai e Maggiani, il quarto uomo Giannoccaro.

    INTER, L'ITALIANA DEL SECOLO
    Il Barcellona regina del mondo, l'Inter regina d'Italia. Questo è il bilancio del primo scorcio di 21° secolo stilato dagli statistici dell'Iffhs, che prendono in considerazione il periodo che va dal 2001 al 2011. Il Barca, con 2917 punti, precede le inglesi Manchester United (2793) e Arsenal (2618). Quarto il Real Madrid (2569), poi l'Inter, nostro primo club, con 2567. I nerazzurri precedono Bayern e Liverpool, quindi, ottavo, il Milan (2490). Alle spalle dei rossoneri il Chelsea, poi chiude la top ten la Roma, decima con 2140. Scorrendo la classifica, 14esima piazza per la Juventus (2006), poi bisogna scendere al 33esimo posto per trovare un'altra italiana: la Lazio con 1586 punti. Tra le prime 100 anche l'Udinese (58esima con 1235), il Parma (60esima, 1229) e la Fiorentina (75esima, 1121).
     
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  13. matrix976
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    NGS, L'INTER BATTE L'AJAX AI RIGORI: CAMPIONI D'EUROPA!!!


    Più forti di tutto, dell'Ajax, dell'arbitro Collins che si rende protagonista di scelte assurde: l'Inter supera ai rigori l'Ajax nella finale di Leyton Orient e si laurea campione 2012 della Next Generation Series. Dopo l'1-1 dei 120 minuti, con gol di Longo e Denswil, e un'espulsione inflitta a M'Baye, nei supplementari la squadra nerazzurra nei supplementari rischia più di una volta di chiuderla nella coda, con due traverse a dire no a Crisetig e Longo. Anche l'Ajax centra il suo legno ancora con Denswil, poi arrivano i rigori: decide l'errore di Veltman, con i nerazzurri che avevano già vinto all'errore di De Bondt, ma l'arbitro Collins decide assurdamente di far ripetere la battuta e il difensore segna. Poco male: Crisetig fa centro dagli 11 metri e porta l'Inter in paradiso. I nerazzurri di Stramaccioni sono (mini)campioni d'Europa, e il trionfo è totale!!!

    17.24 - Tutta l'Inter sul palco in attesa del trofeo CHE IN QUESTO MOMENTO ROMANO' ALZA AL CIELO!!! SIAMO CAMPIONI D'EUROPA DEI GIOVANI!!!! DICIAMOLO FORTE!!!


    Fonte: FC InterNews




    Beh, almeno dalla primavera arriva qualche soddisfazione :asd:



    Quanto alla partita di ieri sera, c'è poco da dire... quest' anno proprio non gira... se giochiamo male perdiamo, se giochiamo bene perdiamo...
    Vedi la partita contro la rubentus... primo tempo dominato, con Buffon che ha fatto miracoli... secondo tempo, tiro in porta loro...gol....secondo tiro, secondo gol... E' pazzesco come non riusciamo mai a concretizzare li davanti e alla prima occasione veniamo castigati...
    Adesso anche le speranze di un posto in Europa league si vanno affievolendo....
    Qui è veramente tutto da rifondare e mi auguro che lo facciano già da subito, sennò si peggiora solo la situazione.
     
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  14. sgtpep83
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    http://video.repubblica.it/sport/l-inter-p...ons/91286/89679




    un regalo x matrix :pc:
     
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  15. CHRISALSER9S²™
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    Ecco recalcati è meglio che commenta la primavera :asd:

    Complimenti ai piccoli cmq.
     
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441 replies since 8/3/2012, 22:13   2452 views
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